Guardate qui: il ministro Salvini, qui a Vicenza, dieci giorni fa diceva che sulla Tav si è perso tantissimo tempo e che si doveva proseguire diritti senza indugio. Accanto a sé aveva Rucco, che annuiva. Ora, guarda caso, salta fuori la possibilità di ridiscutere il progetto!
Ma non è questa l’unica giravolta accaduta negli ultimi giorni: ora anche Cicero, dopo aver detto peste e corna di Rucco per mesi, cambia totalmente idea sul sindaco uscente che lo ha cacciato.
Rucco ha sostenuto per anni che non si potesse cambiare nulla del progetto, e ora promette una moratoria pur di chiudere l’accordo, spalleggiato da Salvini (in barba al suo sedicente civismo). E Cicero lo riabbraccia in cambio di una poltrona.
Una serie di giravolte straordinarie, tutte maturate in poche ore, che dimostrano la credibilità ormai esaurita dell’amministrazione uscente.
Lo dico con chiarezza: saremo noi a portare a casa le modifiche importanti che la città reclama. Perché siamo noi che le chiediamo da anni, e le abbiamo inserite nel programma fin dal primo giorno.
La prima cosa che faremo sarà proprio convocare RFI e IRICAV ridiscutendo il progetto, con una trattazione unitaria tra parte ovest e parte est della città.
Siamo convinti che i vicentini non si fidino più di un’amministrazione uscente che ha trascurato questo gigantesco progetto, esponendo la città a grandissimi rischi. E che lo dimostreranno con il voto di domenica e lunedì.
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In questo spazio voglio raccogliere le opinioni dei cittadini sulla città di oggi e del domani e confrontarmi direttamente con loro.
Scrivimi, ti risponderò personalmenteNei prossimi mesi lavoreremo molto sulla nostra proposta di città, partecipa attivamente a questo percorso.
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