PNRR: altro che Vicenza prima nel Nord Italia: siamo 19° su 26 città capoluogo con meno di 130.000 abitanti

Rucco continua a dire bugie, sostiene che Vicenza sia la prima città del Nord Italia nell’ottenimento di risorse del PNRR ma siamo 19° su 26 città capoluogo con meno di 130.000 abitanti.

“Della campagna di Rucco bisogna leggere anche le righe piccole: pure sul PNRR hanno truccato le carte, raccontando alla città una realtà inesistente”.

È la conclusione a cui siamo giunti in questi giorni dopo aver analizzato i dati relativi alle risorse ottenute da Vicenza sul PNRR. Nelle scorse settimane il sindaco uscente Rucco aveva enfaticamente definito, in conferenza stampa, Vicenza come prima tra le città in Veneto e addirittura nel Nord Italia per numero di progetti finanziati. Peccato però che siano bastati pochi giorni a far cascare il palco. Prima, gli stessi materiali della campagna Rucco, dove in basso e meno visibile è scritto “Prima nel Nord Italia tra le città con popolazione tra 90 e 130 mila abitanti”. Insomma, come per certi contratti un po’ rischiosi, anche nella campagna di Rucco bisogna stare attenti, leggendo le righe scritte in piccolo. In questo caso, un sottoinsieme costruito su misura per Vicenza, che ha 110 mila abitanti”. Ma che neppure è bastato a evitare una figuraccia.

Esaminando il rapporto più recente del sistema ministeriale di monitoraggio e rendicontazione Regis, emerge che Vicenza non è prima per numero di progetti neppure nella fascia di popolazione scelta arbitrariamente dall’amministrazione per meglio risaltare: Bergamo ha, nella migliore delle ipotesi, lo stesso numero di progetti ammessi e finanziati. Ma se poi si scava più a fondo la situazione è ancora più negativa. Tranne che per la propaganda di Rucco, infatti, il criterio più rilevante dovrebbe essere non tanto il numero di progetti presentati ma la quantità di risorse portate a casa. Meglio ancora: la quantità di risorse ottenute in rapporto alla popolazione.

Fondi percepiti dal Comune di Vicenza tramite i bandi PNRR: tabella di confronto con città analoghe

Ebbene, Vicenza ottiene nell’ultimo aggiornamento del sito governativo 56 milioni di euro, la stessa cifra che portano a casa Cuneo e Pordenone, che però hanno la metà della popolazione della nostra città. Andando quindi a considerare 26 città del Nord comparabili, e per le quali sono disponibili i dati aggiornati, la classifica è ancora peggiore: i finanziamenti per cittadino vedono Vicenza scivolare al 19° posto su 26. Altro che prima tra le città del Nord! Vicenza non è prima neanche in Veneto: Belluno, Treviso e Rovigo portano a casa più risorse in rapporto alla popolazione. Anche in questo caso viene da chiedersi: Rucco ha consapevolmente truccato le carte, o ha solo arrangiato i numeri in totale libertà sperando di farla franca senza che nessuno se ne accorgesse?.

Il PNRR è un treno che passa oggi e che non tornerà più e Vicenza non  si merita di perdere questo treno per l’incometenza di chi non le vuole bene. Se guardiamo alle risorse stanziate e al numero di bandi pubblicati dai Ministeri, nel 2022 ci sono stati bandi per i Comuni come nei dieci anni precedenti sommati. Per questo è necessario non soltanto riuscire a recuperare il maggior numero di risorse, ma anche saperle gestire e spendere nel migliore dei modi. Per questa ragione intanto va sottolineato il grande lavoro degli uffici comunali che hanno effettivamente dovuto svolgere un’attività straordinaria, ma molto c’è ancora da fare. Per questo, dopo le elezioni, creeremo una task force all’interno della macchina comunale che coordinerò in prima persona come Sindaco, per essere certo che le risorse vengano effettivamente spese nei tempi previsti. E, attenzione, non esiste solo il PNRR perché la programmazione comunitaria sta procedendo come sempre: ad esempio, c’è un bando pubblicato la scorsa settimana da 25 milioni di euro per l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico degli edifici pubblici. Il Comune si sta già muovendo su questo fronte o si muoverà dopo questa conferenza stampa? Un altro punto determinante nei prossimi anni sarà infatti potenziare l’Ufficio Politiche Comunitarie, rinforzandone la capacità di progettazione e di gestione delle risorse.

Vicenza merita di più, merita una progettualità che la riporti, anche con l’aiuto di questi fondi a dialogare da pari con le grandi città del nostro Paese.

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